Il ragno e la mosca nell’immaginario collettivo, hanno sempre rappresentato quella chiave negativa rappresentata dalla grande precisione tecnica, laboriosità e potenziale pericolo del ragno predatore, talvolta velenoso, che grazie alla sua tela cattura la mosca divorandola ancora viva dopo averla paralizzata.
Numerose sono le citazioni al riguardo:
“Il ragno partorisce fori di sé l’artificiosa e maestrevole tela, la quale gli rende, per benefizio, la presa preda” LEONARDO DA VINCI
“L’astuzia del ragno a pigliar le mosche é supenda; come fabbrica la rete, e fa le fila per attirarla; si nasconde in secreto dove le fila finiscono, e incorrendo la mosca alla rete che la scuote e communica per il filo al ragno il moto, et esce a pigliarla con mille sillogismi” TOMMASO CAMPANELLA
“Come il ragno stando al centro della tela non appena una mosca ne rompa qualche filo se ne accorge e svelto vi accorre come se sentisse male per la rottura del filo”
ERACLITO
Riuscirà mai il ragno a catturare la mosca? No, se entrambe sono grandi NEBULOSE nella COSTELLAZIONE D’AURIGA.
La nebulosa di gas a forma di ragno sulla sinistra é, in realtà una nebulosa ad emissione classificata come IC 417, mentre la nebulosa a forma di mosca, più piccola sulla destra é denominata NGC 1931
ed é sia una nebulosa ad emissione che una nebulosa a riflessione. Occorre molta immaginazione per riuscire a vedere un ragno in questa nebulosa un pò meno per riconoscere la mosca, forse perchè si possono riconoscere gli occhi, i tipici occhi della mosca, occhi composti formati da migliaia di occhi elementari (ommatidi).
Circa 10000 anni-luce di distanza, entrambi le nebulose ospitano giovani ammassi di stelle. Per quanto riguarda le dimensioni, il più compatto NGC 1931 ha un’estensione di circa 10 anni-luce.